L’Osteopatia nasce negli Stati Uniti grazie alle intuizioni del dottor Andrew Taylor Still (1828-1917), che nel 1874 ne enuncia i principi e nel 1892 fonda l’American School of Osteopathy, ossia la prima scuola di Osteopatia al mondo.

La tecnica Strain Counterstrain (SCS) è un gentile approccio manuale osteopatico, consiste in una procedura di riposizionamento neurologico passivo del corpo verso una specifica posizione di comodità. Questo corretto riposizionamento risolverà il dolore e ripristinerà l’area in disfunzione, arrestando l’inappropriata attività propriocettiva che mantiene la disfunzione somatica nell’area interessata.

La tecnica consiste in un gentile sovrallungamento diretto nella direzione opposta all’erroneo messaggio di stiramento.

Ciò che orienta la diagnosi di un clinico che usa Strain Counterstrain (SCS) è la localizzazione di specifiche piccole aree di tensione nei tessuti di tutto il corpo, chiamati “Tender Points” (TP), cioè Punti Tesi. I quali guideranno l’operatore nella sua valutazione e strategia di trattamento. La posizione ideale nella quale vi è perlomeno una riduzione di due terzi di tensione nei (TP) indica il corretto posizionamento del corpo.

Quali sono i vantaggi?

Da anni l’Associazione Osteopatica Americana (AOA) considera l’SCS una delle tecniche di medicina manuale più avanzate ed innovative in ambito osteopatico; si differenzia dalle molte altre tecniche manuali per il fatto che essa è completamente neurologica e non manipolativa o masso-trattiva.

Lo SCS fonda le sue basi applicative su processi neuro-fisiologici che regolano il corpo umano, portando quindi al completo ripristino delle funzioni compromesse.

La sua attuazione infatti non è diretta alla disfunzione muscolo-scheletrica in se, ma alla specifica riprogrammazione neurologica del circuito α-γ e simili, che mantengono le disfunzioni in atto.

Questo approccio infatti ha la peculiarità di permette una comunicazione diretta e profonda con il sistema nervoso, riuscendo quindi a correggere in modo immediato e duraturo l’errata programmazione neurologica alla base di tutte le strutture innervate da recettori contrattili, siano esse: muscoli, tendini, legamenti, fasce, vasi o nervi.

Si ottiene quindi in pochi secondi un completo ed immediato sblocco articolare, una distensione o recupero di forza muscolare; proprio grazie alla capacità del (SCS) di ripristinare subito il corretto funzionamento del sistema periferico che risulta neurologicamente inibito o malfunzionante per svariati motivi che possono essere occorsi al corpo.

L’esclusività della formazione garantisce una qualità eccelsa agli operatori che si formano con la Jones Institute. Grazie al notevole approfondimento di nozioni fornite ad ogni corso e le conoscenze delle più recenti scoperte in ambito neurofisiologico ci prefiggiamo l’obbiettivo di perfezionare i professionisti esperti e di formare in modo efficace, pratico e non dispersivo i partecipanti nella fase iniziale della loro carriera.